...Amati da Dio. Amati da sempre e per sempre. Amati e salvati. Salvati a caro prezzo. Lo Spirito Santo è “Spirito di Verità”: ci rivela la verità dell’uomo, ci guida a scoprire che noi esistiamo perché amati da Dio, sognati da Dio, voluti da Dio. La gioia è frutto dello Spirito perché è frutto dell’amore, e lo Spirito è Amore.
Questa gioia, che nessuno ci può rubare, coesiste con la sofferenza, che inevitabilmente fa parte della vita. Dio vuole la nostra gioia e ci sostiene nei nostri dolori. Anzi il dolore diventa per noi una partecipazione al mistero della Passione di Cristo per diventare partecipi della sua Risurrezione. Gesù ha usato un paragone molto bello: la donna che soffre le doglie del parto, è afflitta, ma «quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza per la gioia che è venuto al mondo un uomo» (Gv 16,21).
Gesù stesso presenta questa gioia sotto forma di un banchetto. E questa immagine ritorna nel libro dell’Apocalisse quando si parla del banchetto per le nozze dell’Agnello (cfr Ap 19,7).
Il Santo Padre Francesco ci ricorda che «essere cristiani è “gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,17)» e ci comunica la Parola di Gesù: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15,11)». Il Papa ci parla, inoltre, di «quella gioia che si vive in comunione, che si condivide e si partecipa, perché “si è più beati nel dare che nel ricevere” (At 20,35) e “Dio ama chi dona con gioia” (2Cor 9,7)» (Gaudete et exsultate 122.124.128).
Mons. Giuseppe Greco