Festa della famiglia della Missione

Domenica 5 maggio scorso, la Missione Cattolica di lingua Italiana del Turgovia ha celabrato la “sua” FESTA DI FAMIGLIA. Preceduto da un quasi martellante invito, rivolto da Don Giorgio e da Padre Michele alle varie Comunità italiane del Turgovia, l’evento ha goduto di una notevole, numerosa partecipazione.

Alle 11.15 la giornata è iniziata con la Santa Messa concelebrata da Don Giorgio e da Padre Michele nella Chiesa del Klösterli di Frauenfeld, che ha fatto fatica a contenere tutte le persone giunte per l’occasione. Anche la cantoria era “strapiena”, dato che al locale coro di Frauenfeld si sono aggiunte le voci di altri coristi giunti da Weinfelden, Romanshorn, Arbon, Sirnach e Amriswil. I canti, semplici ma suggestivi, hanno fatto da gioiosa cornice alla celebrazione che Don Giorgio ha presieduto con la sua bonaria, sacerdotale maestria.

Il tutto rifletteva in sostanza la solennità delle grandi occasioni e tutti i partecipanti ne erano visibilmente convinti. Sull’altare era esposta la reliquia di Santa Gianna Berretta Molla , la prima madre dei nostri tempi a essere proclamata santa, ad onorare il suo eroismo e il suo gesto di estremo sacrificio: dare la propria vita per quella della figlia che doveva ancora nascere, attraverso la tanto citata “normalità”. che hanno descritto così bene i suoi biografi e, ancor prima di loro, le persone che le sono vissute vicino.

Sul suo esempio, Don Giorgio ha sviluppato parte della sua omelia, dedicata, nel resto, all’importanza del “ritrovarsi” della Comunità – nella sua molteplice base di luoghi e proveniente diverse - per fare festa e per ringraziare Dio insieme, per quanto vissuto in un anno di attività.

Al termine della funzione religiosa, dopo l’aperitivo offerto a tutti, è seguito il pranzo. Oltre 200 persone hanno riempito la sala del vicino centro parrocchiale per un “pomeriggio in compagnia”. Infatti, oltre all’ottima preparazione e al celere servizio del pranzo, ci sono state canzoni e colonne musicali da karaoke, seguite da una ricca lotteria. Una “truppa” di collaboratori scattante e organizzata, alle direttive dell’infaticabile Maria, ha reso il pomeriggio gustoso e divertente. A tutti loro va il plauso per l’ottima riuscita della giornata.

Da sempre i gruppi sociali sentono il bisogno di interrompere lo scorrere del tempo e la quotidianità degli eventi con momenti di festa e di celebrazione. La festa è così al tempo stesso un'occasione di discontinuità ma anche un elemento di continuità e riconoscimento, dal momento che rinsalda i legami e attribuisce al tempo regolarità. Celebrare, ricordare: le feste sono quindi avvenimenti che segnano le storie individuali e collettive come una sorta di biografia di ciascuno. E allora….. facciamone di queste feste che fanno bene alla nostra comunità! Rolando Ferrarese